Commento alla liturgia del 4 Ottobre 2021

Dal Vangelo secondo Matteo

Mt 11, 25-30

 

In quel tempo Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.

Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo, infatti, è dolce e il mio peso leggero».

In questa festa di San Francesco d’Assisi la liturgia ci consegna uno stile di vita semplice. La vita dei santi non è complicata, non è fatta di cose eccezionali, ma consiste nello stare nel Signore. Mi ha molto colpito la preghiera di colletta, all’inizio della celebrazione: «O Padre, che hai concesso a san Francesco di essere immagine viva di Cristo povero e umile, fa’ che, camminando sulle sue orme, possiamo seguire il tuo Figlio e unirci a te in carità e letizia».

Ecco il cammino della santità: seguire Cristo e unirci al Padre in carità e letizia. È quanto nel Vangelo Gesù stesso afferma: «Venite a me, voi tutti che siete affaticati oppressi, e io vi darò ristoro. È quanto ci dice il salmo 16: «Mi indicherai il sentiero della vita, gioia piena alla tua presenza, dolcezza senza fine alla tua destra». Tutti questi passi ci ricordano che San Francesco è stato un uomo profondamente unito a Gesù. Tommaso da Celano scrive che negli ultimi anni della propria esistenza terrema Francesco non pregava più, ma era diventato egli stesso preghiera: in altre parole, tutta la sua vita era in unione con Gesù, il tanto amato, del quale portava anche i segni delle stimmate.

Il cammino che la liturgia odierna ci addita è stato pienamente realizzato da San Francesco, uomo di letizia e di pace: viviamo allora anche noi la gioia di accostarci a Gesù, di stare con Lui, di camminare sulle sue vie per sperimentare la pienezza della gioia e unirci a Lui e al Padre in carità e letizia.