Commento alla liturgia del 1° Marzo 2021

Dal Vangelo secondo Luca

Lc 6, 36-38

 

In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: «Siate misericordiosi come il Padre vostro è misericordioso. Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».

C’è una dimensione che ricorre più volte nella parola di Dio che abbiamo ascoltato: la misericordia. Oggi siamo invitati dal profeta Daniele a riconoscere la grande misericordia del Signore verso di noi: «Al Signore, nostro Dio, la misericordia e il perdono, perché ci siamo ribellati contro di Lui e non abbiamo ascoltato la voce del Signore nostro Dio» (Dn 9, 9-10).

Gesù nel Vangelo odierno pronuncia queste parole: «Siate misericordiosi come il Padre vostro è misericordioso». Siamo invitati a ringraziare Dio per la sua bontà verso di noi, perché, anche se ci sentiamo piccoli e coscienti della nostra fragilità, siamo per misericordia nati da Dio, come più volte ci ha detto Papa Francesco.

Ma l’atteggiamento di lode verso il Signore per la sua misericordia deve indurci alla medesima pietà verso chi Egli ci fa incontrare, senza cadere nella tentazione del giudizio e della condanna; su tutti noi, infatti, è infusa la misericordia del Padre, e così avendo a nostra volta misericordia degli altri possiamo camminare meglio insieme, sentendoci più comunità e più fratelli: tutti peccatori, ma tutti amati dal Padre.

E allora in questa giornata custodiamo l’invito di Gesù, rendiamo grazie della sua bontà e viviamo anche noi la misericordia e il perdono, prendendoci cura gli uni degli altri come il Padre nostro fa con noi.