Commento alla liturgia del 19 Novembre 2021
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 19, 45-48
In quel tempo Gesù, entrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che vendevano, dicendo loro: «Sta scritto: “La mia casa sarà casa di preghiera”. Voi invece ne avete fatto un covo di ladri».
Ogni giorno insegnava nel tempio. I capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano di farlo morire e così anche i capi del popolo; ma non sapevano che cosa fare, perché tutto il popolo pendeva dalle sue labbra nell’ascoltarlo.
La parola di Gesù nel Vangelo odierno ci pone – credo – due interrogativi, uno su come viviamo la preghiera e la relazione con il Signore, l’altro su come viviamo l’ascolto della Sua parola.
Gesù entra nel tempio e vede che c’è commercio: portano le offerte al tempio e sacrificano gli animali. Egli allora cita una parola del profeta Isaia: «La mia casa sarà casa di preghiera; voi invece ne avete fatto un luogo di mercato».
Apparentemente noi non ci comportiamo così. Dico “apparentemente”, perché anche noi a volte entriamo in una relazione commerciale con Dio, quando ragioniamo più o meno in questo modo: «Io ti prego, ti offro questo sacrificio, ma tu mi devi fare questo e quest’altro». Anche noi, dunque, possiamo quasi inavvertitamente entrare in un rapporto di scambio con il Signore, pur sapendo che le relazioni umane vere sono quelle gratuite e libere e che quando c’è commercio le amicizie non sono più sane. Perciò chiediamo di vivere la relazione con Dio senza pretendere nulla e mettendoci totalmente al servizio del Regno.
L’evangelista Luca afferma poi in conclusione che alcuni volevano ucciderlo, ma «tutto il popolo pendeva dalle sue labbra nell’ascoltarlo».
Ecco l’altra domanda che ci fa la liturgia odierna: come vivo l’ascolto del Signore? Mi lascio accompagnare, plasmare e custodire dalla Sua parola oppure do tutto per scontato? Oggi il canto al Vangelo ci ha fatto dire «le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore, e io le conosco ed esse mi seguono» (Gv 10, 27); ascoltiamo dunque anche noi la voce del Signore e camminiamo con gioia sulle Sue vie.