Commento alla liturgia del 5 Luglio 2021

Dal Vangelo secondo Matteo

Mt 9, 18-26

 

In quel tempo, [mentre Gesù parlava,] giunse uno dei capi, gli si prostrò dinanzi e disse: «Mia figlia è morta proprio ora; ma vieni, imponi la tua mano su di lei ed ella vivrà». Gesù si alzò e lo seguì con i suoi discepoli.

Ed ecco, una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni, gli si avvicinò alle spalle e toccò il lembo del suo mantello. Diceva infatti tra sé: «Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò salvata».

Gesù si voltò, la vide e disse: «Coraggio, figlia, la tua fede ti ha salvata». E da quell’istante la donna fu salvata.

Arrivato poi nella casa del capo e veduti i flautisti e la folla in agitazione, Gesù disse: «Andate via! La fanciulla infatti non è morta, ma dorme». E lo deridevano. Ma dopo che la folla fu cacciata via, egli entrò, le prese la mano e la fanciulla si alzò. E questa notizia si diffuse in tutta quella regione.

Il Signore dice a Giacobbe: «Io sarò con te dovunque tu andrai». Dio si lega a noi e accompagna il nostro cammino; non è un dio lontano, indifferente, ma ci è accanto in ogni momento della nostra vita. Questo davvero ci riempie il cuore di gioia e di gratitudine; perciò Giacobbe esclama con stupore: «Il Signore è in questo luogo e io non lo sapevo!» (Gen 28, 10-22a). Chiediamo dunque di renderci conto che Dio abita la nostra casa, il nostro lavoro, il nostro quotidiano; Egli è con noi in ogni momento della vita.

Paolo nella seconda lettera a Timoteo dice: «Il salvatore nostro Gesù Cristo ha vinto la morte e ha fatto risplendere la vita per mezzo del Vangelo» (2Tm 1, 10). È quanto leggiamo nel Vangelo odierno: una donna che perdeva sangue da dodici anni non solo viene guarita da Gesù, ma anche salvata. Tant’è che Gesù, dopo averla risanata, le dice: «Coraggio, figlia, la tua fede ti ha salvata». E lo stesso accade a una fanciulla già morta che Gesù prende per mano e fa alzare.

Preghiamo perché il Signore faccia risplendere anche in noi la sua vita, che ci è donata attraverso la sua parola e la sua presenza nel pane dell’eucarestia.